27.2.06

Risveglio

Attendere nuove sconvolgenti notizie sul fronte dello sviluppo tecnologico per sentire di avere qualcosa da pubblicare, a quanto pare, non paga.
Questo è quello che ho pensato quando ho letto il recente commento che richiedeva un mio segno vitale dopo quasi due mesi di assenza.
Il fatto che qualcuno legga ciò che scrivo con così tanto interesse da sentirsi spinto a sollecitarmi, a dire il vero, mi gratifica molto ma mi sorprende anche un po'.
Non posso, quindi, che ringraziare questo nuovo amico e impegnarmi nel fare uno sforzo di fantasia in più per trovare qualcosa di sfizioso da raccontare: probabilmente alcune cose che io do per scontate e che, dunque, non reputo più interessanti, per qualcuno che non le conosce lo sono ancora.
Per cominciare voglio rimanere in atmosfera di ego espanso e segnalare che il 28 e il 29 di marzo terrò un seminario gratuito presso il laboratorio di informatica della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Genova riguardante, nello specifico, il montaggio digitale.
Chi fosse interessato può contattarmi scrivendomi direttamente qui sul blog o attraverso il link di posta che potete trovare su www.massimostella.it.

Volantinaggio concluso: proseguiamo!

Se qualcuno ricorda il primo post di due anni fa ricorda anche che la mission di questo blog era quella di discutere l'impatto delle nuove tecnologie digitali sul cinema indipendente, sia dal punto di vista artistico che da quello operativo.
Alla fine, in questo spazio, ho trattato di tutto al di fuori di quello che, forse, poteva essere l'esperienza che più mi sta appassionando: l'improvvisazione cinematografica.
Questo termine, che utilizzo ormai da un po', contraddistingue un certo numero di lavori che ho realizzato negli ultimi anni.
A qualcuno, sono sicuro, questo mio esperimento sembrerà una stravaganza, i fatti però confermano che questa è una tendenza che, in alcuni ambienti, si sta sviluppando in concomitanza con il diffondersi dei nuovi mezzi digitali.
A dimostrazione di ciò sto scoprendo che le manifestazioni, che ho soprannominato di “cinema sportivo”, si stanno diffondendo a macchia d'olio.
Esistono infatti una serie di festival di cortometraggi che prevedono lo sviluppo di storie e la loro realizzazione nell'arco di pochissimi giorni, se non addirittura di alcune decine di ore!
Questo è il caso di una manifestazione, gemellata ad una già realizzata recentemente a Torino, della quale mi è arrivato il bando qualche giorno fa e che si svolgerà il mese prossimo a Bologna: in 50 ore non stop, senza ausilio di supporti da parte dell'organizzazione del festival, alcune troupe concepiranno e realizzeranno cortometraggi della durata massima di 5 min.
Non essendoci selezione all'accesso, i lavori terminati venrranno valutati da una commissione che deciderà quali far accedere al concorso.

Associazione MonFilmFest

Una manifestazione un po' più matura è, invece, quella del MonFilmFest che ogni anno, questo sarà il 4°, realizza un festival di una settimana a Vignale Monferrato dove le troupe vengono ospitate e nutrite negli agriturismi della zona.
Per partecipare, in questo caso, è necessario essere selezionati per il concorso presentando un corto realizzato precedentemente.
L'organizzazione del progetto è affidata all'associazione culturale IMMAGINA che, sotto la direzione di Giuseppe Selva, in questo periodo è impegnata nell'organizzazione di competizioni cinematografiche della durata di un week end.
In conclusione: la riflessione che mi sorge più spontanea è che, sicuramente, non sarà questa la strada che prenderà il cinema industriale, che necessità di una certa programmazione, ma che i mezzi digitali stanno già sviluppando embrioni, laboratori, dove si sperimentano nuovi approcci sia creativi che tecnici, nella elaborazione dei filmati.
Alla luce di questo credo che mi piacerebbe e che potrebbe essere interessante raccontare, nei prossimi post, cosa ho imparato da questo tipo di esperienza.