2.2.13

Il punto della situazione.

Sono passati quasi 10 anni da quando cominciai a raccontare le mie visioni per un cinema del futuro, digitale e indipendente.
Dopo alcuni mesi e qualche decina di post sull'argomento,  smisi di aggiornare i pochi lettori di questo blog sulle evoluzioni in atto per tentare di misurarmi con la nuova realtà cinematografica digitale che ritenevo essere già matura.
Mio malgrado oggi devo ammettere che le cose erano ancora molto distanti da come le avevo immaginate.

Nella mia ingenuità non avevo tenuto conto delle ovvie resistenze al cambiamento che i soggetti già presenti sul mercato avrebbero posto all'inevitabile trasformazione. Infatti, forse solo oggi si può cominciare a pensare a delle vere alternative produttive e distributive.
Ma tentiamo di riassumere ciò che è accaduto in questo spazio di tempo.

1) Ulteriore evoluzione delle tecnologie di produzione: a cavallo fra il 2005 e il 2006 mi ero entusiasmato per l'arrivo delle prime telecamere in full HD. Oggi quei mezzi sembrano obsoleti e costosissimi a confronto di ciò che è disponibile ormai da alcuni anni sul mercato. L'avvento di sensori di grandi dimensioni, simili a quelli della pellicola 35mm e il definitivo crollo del prezzo dei computer e dei software di produzione ci ha proiettati in una nuova dimensione nella quale è realmente possibile ottenere standard di qualità comparabili a quelli delle produzioni regolari a prezzi più che accessibili.


2) Sviluppo di reti distributive alternative: anche se si tratta di realtà ancora embrionali e poco numerose, oggi si può assistere allo sviluppo di vere case di distribuzione per il cinema indipendente.
Puntano al recupero di un pubblico di nicchia interessato a conoscere prodotti alternativi a quelli "mainstream".
L'obiettivo, oltre a quello di diffondere e quindi aiutare lo sviluppo delle produzioni alternative, è quello di salvare quello che resta delle reti di sale, come quelle dei cineclub, destinate, ormai da anni, all'inevitabile chiusura.
Oltre a queste opportunità, che hanno ancora bisogno di essere verificate su un periodo un po' più lungo (si tratta, infatti, di aziende che si sono sviluppate negli ultimissimi anni), bisogna considerare che internet, almeno nei paesi anglofoni ed in quelli asiatici, sta diventando una vera alternativa alla TV e che le smartv stanno trasferendo il consumo della rete nei nostri salotti.
I casi di autori che sono riusciti ad emergere o a guadagnare dei loro prodotti attraverso la rete cominciano ad essere numerosi e non possono più essere ignorati.

Ovviamente pensare che, soprattutto nel nostro paese, la mutazione del mercato sia completata e che le opportunità si sprechino per tutti ( un po' come avevo sperato nel mio post di 6 anni fa "Ora X") è prematuro. Ma l'evoluzione, sebbene su un arco di tempo più lungo, sta seguendo la direzione che era nell'aria e che avevo immaginato.

Per ora mi fermo qui anche se mi sarebbe piaciuto addentrarmi maggiormente su una serie di aspetti, tecnici, creativi, operativi, che penso sarà meglio affrontare un poco alla volta.
A prestissimo.

25.1.13

Ancora qualche giorno

Come si può vedere dal primo cambiamento di veste grafica, dovuta all'aggiornamento in toto del motore del blog, mi sono messo al lavoro per rilanciare questo spazio.
Quindi per tenere in caldo chi, dopo tutti questi anni, non si fosse ancora completamente congelato ecco un piccolo post a garanzia di quanto detto pochi giorni fa: si riparte!
Ma non solo da dove ero rimasto, perché molte cose sono cambiate in questi anni, ma anche per raccontare di novità, esperimenti e scoperte che in questo lungo periodo sono riuscito a fare.
Se c'è ancora qualcuno in ascolto spero che abbia fiducia: sento di avere qualcosa di interessante da raccontare.
A presto.

17.1.13

Solo promesse?

Carissimi, ho trovato molti commenti e molte visite su questo blog abbandonato da tempo.
Mi è quindi venuta voglia di pubblicare ancora notizie utili e cercare di creare uno scambio di informazioni come avrei voluto fare quando cominciai.
Sperando che non sia solo lo sprint del momento mi riprometto di ricominciare a postare con regolarità al più presto. Un saluto.

30.11.07

Di nuovo in pista!

Finalmente dopo quasi un anno sono riuscito a riprendere possesso di questo spazio.
Infatti dopo l'ultimo post di fine 2006, con il passaggio da Blogger agli account Google, per un errore mi era diventato impossibile accedere al mio blog.
Dopo molti mesi e molte email all'assistenza, finalmente, ieri il problema è stato risolto.
A questo punto non mi resta che dire: eccomi tornato!
Un saluto e a presto.

22.12.06

Prima che l'anno finisca

Dopo tanto tempo rieccomi.
Le cose non sono molto cambiate dal mio ultimo post, anche se, finalmente, i tanto attesi camcorder lowcost 1080p sono sul mercato; ancora pochi, a dire il vero, ma sufficienti a mostrarci una delle direzioni che il mercato sta prendendo.
Ovviamente chi si occupa di cinema digitale sa cosa questo significhi: la possibilità di avere a disposizione macchine in grado di ottenere, sebbene con segnale compresso, risoluzioni soddisfacenti per la proiezione su grande schermo e immagini adatte per la produzione di fiction televisiva, di spot e videoclip a basso budget.
Un tassello in più, quindi, che si aggiunge allo stato delle cose che avevo fotografato nei miei post dei mesi scorsi.
Per essere un po' più precisi posso indicarvi due modelli prodotti da Sony: uno, dedicato al mercato professionale, uscito già da qualche mese, dal costo non troppo elevato ma non certo per tutte le tasche, è il PDW-330un camcorder da 3 ccd da 1/2" che registra in HDV su supporti XDCam.
L'altro, più adatto per budget molto contenuti, è l'HVR-V1 che, tramite il piccolo artificio di registrare il progressivo tramite due campi interlacciati, ha mantenuto la compatibilità con le versioni HDV su nastro precedenti; ovviamente questo limita il framerate al solo 25p.
La dotazione ottica di 3 sensori CMOS da 1/4" fa presupporre una non eccessiva luminosità di questa macchina (Sony dichiara 4 lux), ciononostante solo una prova su campo potrà dire di più delle schede tecniche.Dopo questo breve aggiornamento volevo ringraziare alcune persone che mi hanno scritto chiedendomi dove ero finito e perché avessi smesso di scrivere.
La risposta è semplice: mi trovo in una fase di continui spostamenti e è diventato molto difficile riuscire a gestire, anche in maniera sporadica, questo piccolo spazio.
Ad ogni modo il mio proposito di dialogare di cinema e dei nuovi approcci creativo/produttivi che le tecnologie digitali ci offrono, rimane.
Spero, quindi, prima o poi, di trovare il tempo per raccontare quelle cose che da sempre mi piacerebbe e mi riprometto di fare.
Un saluto affettuoso e tanti auguri di buone feste.

31.5.06

Ora X

Tiscali e Libero hanno iniziato la vendita di film e tv, gratis e in pay per view, su internet
Telecom lancia il suo nuovo servizio adsl da 20 mb/s e la tv via web, come già faceva Fastweb.
3 sviluppa la televisione portatile; gli altri gestori di servizi di telefonia mobile si buttano all’inseguimento.
Sky comincia le trasmissioni in alta definizione.
I produttori di tecnologie di consumo invadono il mercato con televisori HD ready, telecamere HDV e computer HD compatibili.
Questo è il quadro che si è definito negli ultimi mesi.
L’espansione delle piattaforme e dei relativi spazi da riempire è definitivamente partita. L’HD low cost è ormai una realtà a tutti gli effetti.
Quindi, sebbene vi siano ancora le molte incertezze tipiche delle fasi di cambiamento dei formati, per i filmmaker indipendenti questa è, indubbiamente, l’alba della tanto annunciata era digitale.



Per ciò che concerne la distribuzione, bisogna solo aspettare che gli utenti finali si abituino alle nuove piattaforme e alle conseguenti opportunità di consumo.
Quando, infatti, sarà consolidata la prassi di acquistare in pay per view da siti internet anziché dal videonoleggio, oppure attraverso dispositivi portatili, durante un viaggio o durante un’attesa, le possibilità di sviluppare distribuzioni indipendenti diventerà una realtà a tutti gli effetti.
L’annunciata convergenza tra le piattaforme che, invece, sembra avere ancora bisogno di qualche tempo per concretizzarsi sarà, infine, l’ultimo passo per la trasformazione finale del sistema della distribuzione affermando la definitiva “domesticizzazione” del cinema.
Questo non vorrà dire che le sale cinematografiche chiuderanno ma che, probabilmente, si verificheranno nuove modifiche alla forma ed ai contenuti dei vari spettacoli in base alle destinazioni principali per le quali, questi, verranno concepiti.
Sul fronte della produzione non è ancora ben chiaro quale sarà lo standard finale per la HDTV e quindi resta difficile capire quale sia l’investimento migliore se si acquista un camcorder, anche perché i formati disponibili, 1080i e 720p, hanno entrambi punti di forza e di debolezza in caso di realizzazioni finalizzate al grande schermo.
Finalmente, però, è ormai certificato che i principali software di montaggio sono in grado di gestire, senza un eccesso di risorse, i nuovi formati HD senza eccessivi problemi.
Tutte queste novità, che non sono altro che l’aggiornamento della “foto di fine anno”, ci fanno intendere che il tanto atteso momento storico di svolta per la cinematografia indipendente è, definitivamente, iniziato e che la partita, per coloro che vogliono partecipare, è decisamente aperta.
Sotto a chi tocca, allora!

27.4.06

Segno presenza

Solo un breve post, questa volta, perché, a parte il proseguire delle operazioni di sviluppo dei media su sistemi portatili da parte della 3 (delle quali mi riservo di parlare diffusamente in futuro), grandi novità sia tecnologiche che di mercato non sembrano essere imminenti.
Ammetto che avrei voluto, comunque, iniziare a trattare alcuni argomenti teorici, come promesso in passato, utili a chi si accinga a sperimentare nuovi approcci alla produzione cinematografica grazie all'uso delle nuove tecnologie ma, in questo periodo di fervente attività, il tempo è veramente tiranno e mi toccherà quindi rimandare ulteriormente.
Approfitto, però, di questo mio spazio per fare un po’ di volantinaggio: in data che preciserò meglio in futuro, al momento se non ricordo male dovrebbe essere il 15 e 16 giugno, sarò a Bologna per intervenire ad una tavola rotonda su cinema, nuovi media e licenze “creative commons”.

La manifestazione che ospiterà questo incontro sarà “iberamericana” che quest’anno tratterà anche il problema della distribuzione di contenuti sul web.
L’esigenza di porre l’accento su questo tema deriva dalla volontà, per creare un maggiore spazio al cinema latino americano che in Italia è scarsamente visibile, di pubblicare una vetrina proprio su internet.


Come sempre per avere maggiori informazioni potete controllare eventuali aggiornamenti sul sito relativo o, come al solito, scrivermi su questo blog o all’indirizzo e-mail che trovate sul mio “movie theatre”.

30.3.06

La chiamata

Mentre scrivevo lo scorso post ho citato il concetto di “improvvisazione cinematografica”
La mia intenzione era, infatti, quella di parlare diffusamente di questo tipo di approccio produttivo/creativo che, grazie all’avvento del digitale, è diventato una prassi realmente praticabile.
Nel frattempo, però, alcune cose sono accadute nel mercato e sempre nuove aziende si stanno gettando nel settore dei film distribuiti tramite i nuovi mezzi di comunicazione.
In questi giorni è comparso in televisione uno spot della Pirelli che annunciava la produzione di un filmato dal titolo “The Call” con protagonisti John Malkovich e Naomi Campbell.
Questo film, si tratta in realtà di un cortometraggio di fiction con finalità promozionali per i pneumatici del produttore, è visibile su www.pirellifilm.com gratuitamente.

Di qualche tempo fa, poco più di un mese direi, è invece l’uscita nelle sale del film “Piano 17 dei Manetti Bros.
La cosa interessante, in questo caso, è il fatto che il film, prodotto totalmente indipendente realizzato con poche decine di miliaia di euro, è riuscito ad arrivare nelle sale.
Questo lungometraggio, oltre che essere un buon film di genere, ha mostrato la straordinaria qualità tecnica oggi ottenibile attraverso l’utilizzo di telecamere HDV low cost.
La proiezione alla quale ho assistito, ottenuta da supporto in pellicola vidigrafato da materiali digitali, a mio parere ha superato le aspettative ed ha dimostrato che, oggi, questa opzione produttiva non è più in fase sperimentale, ma è una realtà a tutti gli effetti.

Il primo caso, quindi, ci mostra quanto il mercato stia diventando dinamico accogliendo nuove aziende nel campo della produzione e distribuzione, mentre il secondo che il cinema digitale indipendente sta cominciando a crearsi uno spazio all’interno della cinematografia nazionale.
Altre notizie di iniziative al varo mi stanno giungendo da più parti: vedrò quindi, di volta in volta, di raccogliere le informazioni più utili per continuare a tracciare la mappa del cinema prossimo venturo.
Resta inteso che la teoria dell’improvvisazione cinematografica, appena troverò il tempo di redigere un documento sufficientemente articolato, sarà un tema che occuperà ancora spazio su questo blog.

Un saluto.